San Donà di Piave
San Donà, con i suoi 43mila abitanti la più grande città sulle rive del Piave, sorge su terra di bonifica, dove c’erano paludi e malaria. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando lo sviluppo della bonifica fu più impetuoso, si meritò l’appellativo di “Olanda d’Italia”.
È distrutta cento anni fa, nella catastrofe della Prima Guerra Mondiale, combattuta sulle sponde di quello che diverrà il fiume sacro alla Patria. È città due volte martire, colpita duramente anche nel Secondo Conflitto Mondiale, soprattutto con feroci bombardamenti aerei.
Rinasce, sempre nella fertile pianura segnata dal suo fiume che, non a caso, in veneto è femminile: la Piave, come fosse una madre. Pochi altri centri hanno visto la propria storia, la propria conformazione, la propria stessa anima segnata dalla presenza di un elemento geografico quale è un fiume. Che conforma il suo territorio in maniera ideale per una vita all’aria aperta, in barca sul fiume, di corsa o in bici. Lungo gli stessi argini o nelle sue ampie golene, ma anche nei grandi parchi che arricchiscono San Donà di ben 130 ettari di verde pubblico, facendone una delle città più green d’Italia. O magari perdendosi nelle campagne circostanti, punteggiate di chiesette e osterie dove gustare i suoi piatti tipici insieme a un bel bicchiere di Raboso.
Un territorio tutto da scoprire.
Presentiamo una galleria fotografica di San Donà di Piave. gli scatti sono stati realizzati e gentilmente concessi da Giorgio Onor.